Assistenza disabilità

La Legge 104/92 all’art. 3 comma 2 recita: “è persona handicappata colui che presenta una minoranza fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione”. Sempre nell’ambito della Legge sopra citata, viene definito anche il ruolo del Comune e delle rispettive competenze “dando priorità agli interventi di riqualificazione, di riordinamento e di potenziamento dei servizi esistenti”, che implica un lavoro integrato tra tutte le realtà (istituzionali e non) coinvolte. Ciò implica che vi sia una presa in carico globale della situazione da parte dei Servizi Sociali e/o Socio Sanitari, in cui il raccordo tra le diverse realtà operative costituisca un riferimento stabile ed autorevole per il soggetto portatore di handicap e per la sua famiglia.


ATTIVITÀ ESTIVE TERRITORIALI PER MINORI
In un’ottica di progetto complesso rivolto alla crescita del minore disabile, si intende sostenere, in collaborazione con le famiglie, progetti educativi mirati a sostenere l’inserimento del minore all’interno di attività ricreative territoriali del tempo extrascolastico, con particolare attenzione al periodo estivo.
Tale attività sarà definita annualmente in base agli stanziamenti e alle risorse disponibili.


SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE HANDICAP (ADH)
Il Servizio di Assistenza Domiciliare Handicap (A.D.H.) ha lo scopo di aiutare il disabile e la famiglia nella crescita educativa, nello sviluppo dell’autonomia personale, nella socializzazione. Il servizio prevede la presenza di un educatore professionale che affiancherà il disabile, lavorando per perseguire gli obiettivi definiti nel progetto di aiuto individuale realizzato dall’Assistente Sociale in accordo con la famiglia. L’intervento è indirizzato sia verso il disabile, sia verso il suo contesto familiare e socio-ambientale, con momenti progettuali distinti ma integrati.


CENTRI DIURNI DISABILI (CDD)
Il CDD è una struttura semi-residenziale, per disabili gravi di età superiore ai 18 anni (minori accolti eccezionalmente e a determinate condizioni), aperto almeno cinque giorni a settimana. I CDD offrono prestazioni ed interventi integrati di tipo educativo, riabilitativo- sanitario e di assistenza. L’obiettivo principale è migliorare la qualità della vita della persona, favorendo l'interazione e l'integrazione sociale, mantenere e migliorare le abilità cognitive e relazionali e ridurre i comportamenti problematici dei soggetti ospiti. Con l’azione svolta dai CDD si intende sostenere le famiglie, supportandone il lavoro di cura, riducendo l'isolamento, evitando o ritardando il ricorso alle strutture residenziali. Il Progetto Educativo Individualizzato (P.E.I), viene redatto annualmente dalla struttura e condiviso con i referenti dell’Equipe Operativa Handicap, l’Assistente Sociale del Comune e la famiglia, e ha come obiettivo quello di promuovere lo sviluppo globale della persona teso alla massima realizzazione di sé tenendo conto dei bisogni e delle caratteristiche della persona
É prevista una compartecipazione al costo del servizio da parte dell’utente, la cui entità è determinata dalle Linee Guida d’Ambito, a questo proposito la Giunta Comunale definirà annualmente i criteri di compartecipazione al costo.


CENTRI SOCIO EDUCATIVI (CSE)
Il Centro Socio Educatico (CSE) è un servizio semiresidenziale strutturato sulla base di progetti di accoglienza diurna, con valenza socio-educativo-assistenziale. L’obiettivo del CSE è quello di offrire alle famiglie un sostegno quotidiano nella gestione del proprio familiare, finalizzato a favorire la permanenza nel proprio nucleo.
L’attività del servizio è finalizzata alla realizzazione di percorsi formativi rivolti allo sviluppo delle autonomie acquisite. La struttura accoglie soggetti diversamente abili con deficit medio-grave, che abbiano compiuto i 18 anni.
Il Progetto Educativo Individualizzato (P.E.I), viene redatto annualmente dalla struttura e condiviso con i referenti dell’Equipe Operativa Handicap, l’Assistente Sociale del Comune e la famiglia, e ha come obiettivo quello di promuovere lo sviluppo globale della persona teso alla massima
realizzazione di sé tenendo conto dei bisogni e delle caratteristiche della persona
É prevista una compartecipazione al costo del servizio da parte dell’utente, la cui entità è determinata dalle Linee Guida d’Ambito, a questo proposito la Giunta Comunale definirà annualmente i criteri di compartecipazione al costo.


SERVIZIO FORMAZIONE ALL’AUTONOMIA (SFA)
Il Servizio Formazione all’Autonomia (SFA) offre percorsi educativi temporanei individualizzati per favorire l’autonomia globale e l’integrazione della persona, grazie anche ad attività occupazionali. Particolare attenzione viene data al momento formativo in cui la persona coinvolta possa essere protagonista attivo della propria vita. I destinatari del servizio sono persone disabili di età compresa tra i 16 ed i 35 anni, persone di età superiore ai 35 anni con esiti di traumi o patologie invalidanti, che dimessi dal sistema sanitario o socio sanitario necessitano di un percorso di acquisizione di ulteriori abilità sociali.
Il progetto educativo individualizzato (P.E.I), viene redatto annualmente dalla struttura e condiviso con i referenti dell’Equipe Operativa Handicap, l’Assistente Sociale del Comune e la famiglia, e ha come obiettivo quello di promuovere lo sviluppo globale della persona teso alla massima realizzazione di sé tenendo conto dei bisogni e delle caratteristiche della persona.
É prevista una compartecipazione al costo del servizio da parte dell’utente, la cui entità è determinata dalle Linee Guida d’Ambito approvate dall’Assemblea dei Sindaci nella seduta del 13 novembre 2015, a questo proposito la Giunta Comunale definirà annualmente i criteri di compartecipazione al costo.


SERVIZIO DI TRASPORTO PRESSO STRUTTURE DIURNE
Al fine di favorire l’accesso dei cittadini disabili presso strutture socio-assistenziali e sociosanitarie, fuori dal territorio Comunale, si prevede un servizio di trasporto giornaliero degli utenti.
Tale servizio sarà offerto in collaborazione con le realtà associative o del terzo settore, operanti sul territorio.


COMUNITA’ ALLOGGIO (CAH)
La CAH è un servizio socio sanitario che accoglie persone adulte con disabilità prive di nucleo familiare o per le quali sia impossibilitata la permanenza nel nucleo familiare sia temporaneamente o permanentemente. La struttura è finalizzata all’accoglienza e gestione della vita quotidiana, orientata alla tutela della persona, allo sviluppo delle abilità sociali e alla riabilitazione, o anche alla realizzazione di esperienze di vita autonoma, di pronta accoglienza e/o di accoglienza programmata. Il progetto educativo individualizzato (P.E.I), viene redatto annualmente dalla struttura e condiviso con i referenti dell’Equipe Operativa Handicap, l’Assistente Sociale del Comune e la famiglia, e ha come obiettivo quello di promuovere lo sviluppo globale della persona teso alla massima realizzazione di sé tenendo conto dei bisogni e delle caratteristiche della persona. Per quanto attiene l’eventuale integrazione della retta della struttura presso cui l’utente è ricoverato, si rimanda agli articoli 9 e 10 delle Linee Guida d’Ambito approvate dall’Assemblea dei Sindaci nella seduta del 13 novembre 2015.


COMUNITA’ SOCIO SANITARIA (CSS)
La CSS è la Comunità Alloggio Socio-Assistenziale accreditata al sistema socio-sanitario regionale. Il progetto educativo individualizzato (P.E.I), viene redatto annualmente dalla struttura e condiviso con i referenti dell’Equipe Operativa Handicap, l’Assistente Sociale del Comune e la famiglia, e ha come obiettivo quello di promuovere lo sviluppo globale della persona teso alla massima realizzazione di sé tenendo conto dei bisogni e delle caratteristiche della persona. Per quanto attiene l’eventuale integrazione della retta della struttura presso cui l’utente è ricoverato, si rimanda agli articoli 9 e 10 delle Linee Guida d’Ambito approvate dall’Assemblea dei Sindaci nella seduta del 13 novembre 2015.


RESIDENZE SANITARIE PER DISABILI (RSD)
La RSD è una “Residenza Sanitaria Assistenziale” per persone con età inferiore ai 65 anni, non assistibili a domicilio, con disabilità grave. Nelle RSD, in coerenza alle caratteristiche della fragilità, vengono garantite agli ospiti prestazioni ad elevato grado di integrazione sanitaria, di riabilitazione, di mantenimento, di supporto socio-assistenziale. Il progetto educativo individualizzato (P.E.I), viene redatto annualmente dalla struttura e condiviso con i referenti dell’Equipe Operativa Handicap, l’Assistente Sociale del Comune e la famiglia, e come obiettivo quello di promuovere lo sviluppo globale della persona teso alla massima
realizzazione di sé tenendo conto dei bisogni e delle caratteristiche della persona. Per quanto attiene l’eventuale integrazione della retta della struttura presso cui l’utente è ricoverato, si rimanda agli articoli 9 e 10 delle Linee Guida d’Ambito approvate dall’Assemblea dei Sindaci nella seduta del 13 novembre 2015.


SERVIZIO INTEGRAZIONE LAVORATIVA (SIL)
Il Servizio di Integrazione Lavorativa si occupa della progettazione e della gestione degli interventi di inserimento lavorativo delle persone disabili che conservano capacità funzionali ed operative adeguate a consentire l’inserimento in ambiente lavorativo. Le attività per l’integrazione lavorativa dei soggetti svantaggiati fanno riferimento a diverse titolarità ed in particolare:
- al Comune per gli aspetti socio-assistenziali e per quelli programmatori;
- alla Provincia, per gli aspetti di gestione del sistema del collocamento ordinario e mirato.
Con apposita delibera del Distretto 5 Sebino, l’Assemblea dei Sindaci ha approvato la “Convenzione fra Comuni/Ambiti territoriali e ACB per la programmazione e gestione degli interventi per l’addestramento e l’integrazione lavorativa delle persone in condizione di svantaggio ai sensi della L.381/91” e le “Linee guida per le attività del servizio di integrazione lavorativa delle persone in condizione di svantaggio.
Nell’ambito dell’attivazione dei singoli progetti, l’Amministrazione si impegna ad erogare contributi motivazionali ai soggetti in tirocinio lavorativo.

 

ASSISTENZA AD PERSONAM STUDENTI DIVERSAMENTE ABILI (si veda link)

 

Ultima modifica: Mer, 22/02/2017 - 16:56